Sant’Antonio Abate

Sant’Antonio Abate

Chiesa di Sant'Antonio Abate

La Chiesetta di Sant’Antonio (già Sant’Antonio abate e San Felice Martire ) è posta in alto su una piattaforma, alla quale si accede tramite due scalinate laterali perfettamente simmetriche, al centro delle quali – in una nicchia – è conservata la testa marmorea di un leone risalente al periodo romano.

Ai piedi delle scalinate, ci sono quattro colonne marmoree: sulla colonna più in basso, a destra, è ancora conservata un’antica catena: la tradizione vuole che questa catena delimitasse la zona franca: chiunque la oltrepassava e si rifugiava all’interno del complesso godeva dell’immunità giuridica. La costruzione risale agli inizi del XVIII sec. La facciata ha un timpano con lesene laterali di stucco che terminano con capitelli corinzi.

Anche il portale è a timpano con stucchi. Sopra il portale c’è un’apertura rotonda e sulla sommità del timpano ci sono tre monti raggruppati e sormontati da una croce di ferro. È lo stemma della Congregazione Cassinese. Sulla parete destra che si affaccia sul paese, c’è una meridiana, come era consuetudine in gran parte delle chiese dell’epoca. Sopra la meridiana c’è una piccola poesia con la data del 1834: “Ritorna il sole fra l’ombra smarrita, ma non ritorna più l’età fiorita”. A.D. MDCCCXXXIV.

L’interno, ad aula, è semplice e spoglio e ormai privo di ornamenti. Restano solo l’affresco nell’abside che rappresenta il Creatore con i quattro Evangelisti. Sconsacrata e utilizzata come teatro durante gli anni ’50, nel 2006 è stata riconsacrata. Ospita, a gennaio, la festa in onore di Sant’Antonio Abate.

Sant'Antonio Abate